domenica 2 novembre 2014

Abbiamo vinto noi

Stefano Cucchi è morto perché gli sono stati negati i più basilari diritti di essere umano e di cittadino in un uno stato democratico. Alcuni ritengono che sia giusto così, che non tutti noi siamo uguali davanti allo stato e che oggi abbiano vinto loro. Io non sono tra questi.

Non lo credo perché tutti noi indignati e disgustati dalla storia di Stefano Cucchi e delle altre vittime del fallimento dello Stato nel proteggere i suoi cittadini vogliamo esattamente questo: uno stato che protegga e tuteli i suoi cittadini dai soprusi (anche provenienti dallo Stato stesso). Desiderare che gli i colpevoli per la morte di Stefano Cucchi paghino come ha pagato Stefano darebbe ragione a loro, a chi ritiene di essere al di sopra della legge.

Ora, la sentenza che ha assolto medici e poliziotti è un' assoluzione per insufficienza di prove. Che tali prove non ci siano per nolo, omertà o semplice negligenza non è importante. Che tali persone, compreso chi si è occupato delle indagini, siano evidentemente inadeguate a svolgere il proprio lavoro è comunque ininfluente. Ciò che conta è che in un processo non siano state prodotte prove sufficienti per dimostrare la colpevolezza di questi individui. Se fossero stati condannati comunque avremmo avuto la loro giustizia, basata sull'abuso, sul pregiudizio e sull'arbitrio. Ed è evidente che l'intero sistema è marcio, alimentato da rabbia, frustrazione, abuso e impunità ed andrebbe completamente riformato (a cominciare, ad esempio, dai metodi di selezione delle forze dell'ordine).

Ma oggi, al termine di un percorso orrendo di abusi e diritti violati, a dei cittadini è stato riconosciuto il diritto di non essere incarcerati senza prove. Probabilmente sono tra le persone peggiori a cui potesse capitare visto che loro hanno incarnato l'orrore da cui avrebbero dovuto proteggerci. E probabilmente è successo per l'incapacità del sistema di giudicarsi da se. Ma comunque non è importante. Quello che importa è: c'è stato un processo, non ci sono prove, gli imputati sono stati assolti.

Oggi, nonostante tutto, abbiamo vinto noi.


giovedì 23 ottobre 2014

Trecento di questi Mazzarri

Ho trentun anni e sono interista da ventisei. Sono interista perché all'età di cinque anni mio padre ha comprato la mia fede al prezzo di un gelato. I miei primi ricordi calcistici, a parte qualche sprazzo di Italia '90*, sono quelli del '92/'93: Inter seconda dietro il Milan e derby decisivo pareggiato da Gullit.
Ho passato gli anni '90 sapendo che per ogni Sosa, Simeone, Zanetti o Djorkaeff ci sarebbero stati ondate di Vampeta, Bergkamp, Fresi, Colonnese, Dell'Anno e Manicone; che il prezzo per una coppa UEFA è il tredicesimo posto in campionato; che puoi avere il più forte giocatore del mondo in squadra solo per un anno prima che si sfrantumi tutto lo sfrantumabile per poi andarsene una volta rimessosi in piedi; che se hai il più grande giocatore italiano di tutti i tempi arriverà uno stronzo di allenatore juventino che lo caccerà (per poi andarsene alla prima del campionato successivo e lasciarci nelle mani del primo che passa); che si può arrivare alla semifinale di Champions League con Kallon e Martins e uscire senza aver mai perso; che le vittorie che hai desiderato tanto non sanno di niente se arrivano nello stesso modo che hai passato anni a disprezzare; che anche nel momento del trionfo c'è sempre una fregatura; e che, in ogni caso, giocare bene per più di due partite di fila è una pia illusione.
Sai che ci hai lasciato nella merda, vero?
Se c'è una cosa che tutto questo mi ha insegnato (parlo solo dal punto di vista del calcio: su come l'interismo abbia influenzato il mio approccio alla vita ci faccio un altro post) è a percepire, una discreta precisione, lo zeitgeist interista. E l'aria che tira, cari due lettori in croce, è che siamo tornati a fine anni '90: quella di oggi è, in soldoni, l'inter di Hogdson o di Zaccheroni. Posso capire che i ventenni cresciuti con l'Inter in versione Juve che si ritrovano con l'Inter in versione Inter abbiano l'espressione di un bambino a cui hanno rubato le caramelle ma tutti gli altri, anche se non hanno studiato Nietszche o guardato Battlestar Galactica, dovevano farsi venire almeno un dubbio non appena è uscito fuori il nome di Mazzarri dopo essere passati da Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri e Stramaccioni in manco tre anni.

Se non altro perché Mazzarri è l'equivalente calcistico di 300.

Perché se volete botte e, se siete in vena, un po' di fomento può andar bene ma se cercavate un bel film avete sbagliato cinema.
Perché a quanto pare lo scopo è difendersi fino alla morte.
Perché "avere personalità" non vuol dire "urlare a casaccio".
Perché avere un paio di interpreti sopra la media può farti fa tirare avanti per un po' ma alla lunga qualche idea tocca averla.
E perché l'Inter in effetti va al rallentatore.
SPARTAAAAA
Quindi, carissimi, c'è da mettersi l'anima in pace: l'andazzo è questo e non ci sono prospettive di miglioramento. A contestare lui o la squadra si fa solo danni e sostituirlo significa buttare, di nuovo, la stagione nel cesso e bruciarsi il sostituto. Il bello é che da un lato, dato lo zeitgeist, un'idea di come andrà a finire ce l'ho e dall'altro questa roba non la leggerà nessuno.
Quindi perché l'ho scritta?
La risposta qui.


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Vorrei sinceramente ringraziare il beneamato Moratti per aver gentilmente dato una pubblica conferma di quanto scrivevo: pur essendo alle sue terze dimissioni da presidente se ne va alla grande portandosi via tutti i suoi amichetti. E tralasciamo il fatto che Mazzarri l'abbia scelto lui come tutti gli altri.



*L'unica cosa che non perdonerò mai a mio padre e mia madre: mio padre voleva portarmi a vedere Italia-Uruguay ma mia madre si spaventò e lo convinse a lasciar perdere,

mercoledì 15 ottobre 2014

Squadra Speciale Preservativo

Questa storia è la dimostrazione che tutte le obiezioni ai matrimoni egualitari e alla restrizione delle adozioni siano delle cagate pazzesche e chiunque le tiri fuori sia una spaventosa testa di cazzo (ciao a tutti, sono El Presidente questo è il mio primo post).

E il bello è che la questione è piuttosto banale perché da dovunque si guardi la faccenda esistono solo due possibilità:.

1) Il gentiluomo in questione, quando asserisce che si trattasse di uno scherzo, mente per tentare di alleggerire la propria posizione mentre era perfettamente conscio di stare stuprando e brutalizzando, sia fisicamente che psicologicamente, un altro essere umano.

2) Il gentiluomo in questione, quando asserisce che si trattasse di uno scherzo, dice la verità e non pensava di fare (troppo) male alla sua vittima: in pratica la sua linea di difesa è che da piccolo ha visto troppi cartoni di Wile E. Coyote.

maledetta tv, smettila di traviare i nostri giovani

Ed ora, signore e signori, la domanda da un milione di dollari: ad un tizio così affidereste un bambino? Riformulo: ritenete che un sociopatico e/o un deficiente come il nostro eroe possa assumersi la responsabilità di crescere un figlio?
La risposta esatta, e sono costernato per il sacro fuoco della vostra indignazione, è "questa è una domanda del cazzo".
"Ma i bambini..."
I bambini un cazzo: state seriamente dicendo che secondo voi c'è gente che non dovrebbe fare figli?
E come pensate di selezionarli?
Un bel test di attitudine alla genitorialità? Obbligatorio su scala nazionale? Magari con un bel periodo di prova sotto supervisione?
E che criteri utilizzereste per la selezione?
L'attitudine alla violenza? L'intelligenza? L'empatia?
E perché non il reddito? La religione? Il colore della pelle? La squadra di calcio?
Occhio, tutto questo non significa che, nel caso di riscontrati abusi e/o inadempienze, i servizi sociali non debbano intervenire di conseguenza: stiamo dicendo che a certa gente andrebbe a priori impedito di avere figli (non suona più tanto bene, eh?).

Ma c'è di più: anche ammesso che esistano dei criteri universali di selezione dei genitori idonei  (che, comunque la si metta, fa tanto razza ariana), che vorreste fare con i non idonei? Impedire loro di riprodursi? E come? Castrazione chimica? Cintura di castità? Sesso sicuro obbligatorio? Pillola anticoncezionale sciolta nell'acqua del rubinetto? Ogni volta che qualcuno scopa senza preservativo arriva la SWAT e gonfia tutti di botte? La SWAT la avvisiamo grazie ai microchip impiantati nel cazzo? Siamo d'accordo che quella di prima era una domanda del cazzo o devo continuare?

La verità è che in qualsiasi posto che non sia la Corea del Nord, impedire a qualcuno di avere figli è naturalmente considerato sia orrendo che impraticabile; la diretta conseguenza di ciò è che si accetta comunemente che i peggiori di noi possano crescere dei figli nonostante possano essere del tutto inadatti al compito o persino dannosi per i poveri pargoli.

Ed ora dite pure che l'adozione da parte dei gay e/o dei conviventi e/o dei single è dannosa per la psiche del bambino: ricordatevi però di preavvisare la SWAT per tutte le teste di cazzo sposate.

P.S. il buon (si fa per dire) @metilparaben in questo post e questo post affronta l'argomento molto meglio di come abbia fatto io